8 ottobre 2017

"L'Espresso"

Il novo romanzo di Herman Koch

Il fosso di Herman Koch (Neri Pozza)

I romanzi di Herman Koch, da La cena a Villetta con piscina, da Caro Signor M. a Odessa Star, ruotano tutti intorno al lato oscuro di vite borghesi apparentemente perfette, che l’autore ama smascherare con elegantissima crudeltà. Con Il fosso (traduzione di Giorgio Testa, Neri Pozza), Koch alza il tiro: il protagonista è addirittura «il sindaco dal volto umano» di Amsterdam. Ma Robert Walter non coincide con l’immagine che ha abilmente costruito di sé: è un uomo concentrato solo su se stesso, incapace di vera attenzione per gli altri. Da quando, a una festa, ha visto sua moglie ridere per una battuta di un assessore, non riesce più a pensare ad altro: è convinto che fra loro ci sia una relazione e ogni suo comportamento è condizionato dal sospetto. Koch affida il lettore a un narratore inattendibile, che lo risucchia in questa ossessione di tradimento. Una paura accecante lo distrae dalle cose davvero importanti che intanto succedono, dal tentativo di eutanasia dei suoi genitori al suicidio del suo migliore amico. Per non parlare della sua carriera, minacciata da un segreto del passato, molto scomodo. E’ una versione di Otello in cui Iago è una parte pericolosa di sé, trasportata in un’Olanda provinciale e piena di pregiudizi, troppo opulenta per essere un paese davvero civile. Il book trailer di questo romanzo potrebbe essere la sigla della serie Mad Men: un uomo che precipita, rivoltandosi nel vuoto. Koch è bravissimo a raccontarci le cadute, che non sono mai pubbliche, perché in certi mondi quello che conta è salvare le apparenze: il precipizio interiore, segreto, appartiene solo alla letteratura.

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